mercoledì 17 dicembre 2008

APPRENDERE E IMPARARE

La formazione è un processo morfogenetico,di condivisione e di cooperazione,poichè imparo con e dagli altri,è un campo plurale perchè si mette in moto una società complessa,di forti intrecci con capacità e intelligenze diverse. Il fine del formatore è nella riflessività dell'agire umano.(Etimologicamente "rifletto" =do un'immagine e mi viene restituita).Nella modernità riflessiva ,ci si sollecita,ci si stimola perchè la formazione è un viaggio,con partenza,traking,arrivo e mete nuove.Si è obbligatoriamente ANTROPOLOGICAMENTE PRESENTI NEL MONDO in quanto esseri pensanti.La riflessività impone un moto continuo,è contrapposta alla staticità e implica un mettersi continuamente in gioco con decisionalità;è un atto che appartiene all'atto dell'apprendere,ma un apprendere propriamente francese (=à prendre= prendo). Nella lingua italiana non c'è distinzione tra la parola apprendere e la parola imparare,vengono considerati sinonimi,eppure questi verbi presentano una sottile ma determinante differenza: apprendere(=dal francese=à prendre=prendo),mentre il verbo imparare(=dal latino paro,paras=preparare);il primo ha una connotazione del tutto finalista,mmentre il secondo ha una connotazione propedeutica che riguarda l'anima pedagogica della formazione. Possiamo affermare quindi che formazione vuol dire: Voler apprendere decidere cosa e come apprendere Guardare chi e cosa si apprende rispetto a terzi "La lezione più bella è quando alla fine di ogni lezione gli studenti hanno avuto la forza di un qualche dubbio"

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